Daniele Torquati (PD) “Mi rincresce dirlo, ma i nodi vengono al pettine. Quando si fomenta l’odio, si gridano slogan inaccettabili dal punto di vista umano, e si propongono soluzioni inappropriate tanto più inattuabili il risultato è questo. Si spostano da una parte all’altra. E dove? In piena periferia. Complimenti, bella trovata”. Lo ha dichiarato il Consigliere PD al XX Municipio Daniele Torquati in merito alla ventilata ipotesi (leggi VignaClaraBlog del 27 gennaio) di spostare a Santa Maria di Galeria (al confine tra il XX Municipio e il comune di Anguillara) uno dei sei campi nomadi oggi presenti all’interno di Roma.
“Ho sempre sostenuto che tutte le problematiche che comportano la presenza di un campo nomadi vanno risolte con un investimento nella spesa dei servizi sociali, ma soprattutto non si può tollerare che per far vedere che non ci sono più nomadi al centro di Roma, per dimostrare che “si sta facendo qualcosa”, per un problema che molti cittadini avvertono come impellente, invece di affrontarlo, questo si sposta”.
“Questo è il risultato di una Democrazia che fa sempre più rima con Demagogia – sostiene Torquati che conclude dicendo – era insopportabile la prosopopea di chi pensava che sarebbe bastato vincere le elezioni, e sono altrettanto insopportabili le misure, così povere di contenuto, che si stanno mettendo in atto: assolutamente inefficaci dal punto di vista dell’ integrazione e della politica della sicurezza”.
“Santa Maria di Galeria è nel quadrante nord di Roma, tra le antenne di Radio Vaticana, il nucleare dell’Enea e i rottamai messi in cantiere con un’ordinanza del Presidente del Consiglio nel primo Governo Berlusconi. Tutto ciò – spiega Torquati – condito da una mancanza di servizi primari, tra cui una penuria senza precedenti di servizi scolastici, in un tessuto sociale sfilacciato senza alcun punto di aggregazione, se non la Stazione della linea FM3 (Viterbo-Ostiense)”.