La Giunta Torquati ripristina, a partire dai bandi, principi di legalità e trasparenza non rispettati dall’Amministrazione Giacomini.
Quando con il Dirigente ai Servizi Sociali ci siamo trovati a leggere le norme discriminatorie e anticostituzionali dell’avviso pubblico dei centri ricreativi estivi dell’Amministrazione Giacomini, che colpivano i bambini con famiglie a più basso reddito, i bambini disabili e i bambini nati da genitori stranieri, siamo saltati sulla sedia.
L’avviso pubblico prevedeva norme restrittive per l’accesso dei bambini disabili, per cui erano esclusi i bambini con grave disabilità; ai bambini nati da genitori stranieri si richiedeva il permesso di soggiorno valido da almeno 5 anni; nei criteri per la formulazione della graduatoria venivano privilegiate le famiglie numerose e non quelle a più basso reddito; i centri si pagavano indipendentemente dal numero dei bambini frequentanti.
Da quest’anno con l’Amministrazione Torquati i bambini disabili, con tutte le garanzie sanitarie, potranno esercitare il loro diritto ad avere accesso ai servizi municipali messi a disposizione per tutti i bambini e tutte le bambine; è stata cancellata la durata dei 5 anni per il permesso di soggiorno perché si trattava di una norma dichiarata incostituzionale da varie sentenze della Corte Costituzionale in quanto lesiva dell’art. 3 della Costituzione italiana per cui: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
Abbiamo ripristinato l’accesso alle graduatorie in base alla reale necessità economica delle famiglie, attestata con l’ISEE e abbiamo risparmiato denaro pubblico pagando i centri in base alle presenze giornaliere; abbiamo infine aumentato il numero dei posti disponibili riuscendo ad accogliere più di 600 bambini.
Da quest’anno, secondo criteri di buon senso e buona amministrazione, i bambini hanno potuto scegliere l’iscrizione al II° turno dei centri ricreativi estivi per permettere a chi non avesse avuto accesso al primo turno di partecipare: le liste degli ammessi al prossimo II° turno per il centro di Cesano vedono una presenza dei bambini nati da genitori stranieri di circa il 10% – a fronte del 40% del I° turno e non del 60% come erroneamente riportato nel comunicato della destra – e per il centro di Grottarossa di circa il 40% – a fronte del 70% del I° turno e non del 90%. Ricordo inoltre che il nostro municipio è il secondo a Roma per numero di stranieri presenti sul territorio e che la zona di Tomba di Nerone, dove si svolge il Centro di Grottarossa e la zona La Storta/Olgiata, dove si svolge il centro di Cesano, hanno i numeri più significativi.
Le liste pubbliche dei minori ammessi sono state compilate dagli uffici, che ringrazio anche per questo contributo, con il rispetto delle norme sulla privacy e sulla tutela dei minori. I nomi in ordine alfabetico non segnalano chi tra i bambini è più bisognoso o portatore di handicap, proprio perché per noi i bambini sono tutti uguali e devono avere gli stessi diritti.
Una politica molto lontana da chi non ha avuto pudore, quando amministrava, di pubblicare bandi incostituzionali, discriminatori e quindi tesi ad escludere.
Michela Ottavi Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie Municipio Roma XV