“Dopo il tentativo di andare anche a modificare lo Statuto di Roma Capitale con un proposta che indebolisce lo strumento del referendum cittadino e toglie alle donne, ma soprattutto alla Città, la Commissione delle Elette e la presenza in egual numero nelle Giunte, credo sia arrivato il momento di abbandonare l’opposizione sui Social e richiamare la città in piazza del Campidoglio.
Sono 18 mesi che assistiamo, increduli, al depauperamento dei servizi e delle opportunità per la Capitale: aziende e multinazionali come Sky che vanno via, persone senza fissa dimora che muoiono in strada, aggressioni inspiegabili nei quartieri, genitori con disabilità costretti a ricorsi al Tar per vedersi certificati diritti all’assistenza scolastica, impoverimento delle risposte sociali in tutti i Municipi di Roma, confusione nei bandi come per piazza Navona, interventi di Anac, esposti per affidamenti poco chiari, beffa quotidiana ai lavoratori di Multiservizi e Roma Tpl, declassamento dei nidi in convenzione e dell’imprenditoria femminile, Municipalizzate Ama e Atac nel pallone totale con una città sporca e immobilizzata nel traffico da automobili, totale distruzione del sistema di raccolta differenziata che rimane l’unica soluzione per i rifiuti a Roma, Reddito di inclusione in ritardo, carte di identità e servizi anagrafici possibili solo dopo mesi, mondo sportivo squalificato da un Regolamento che non ha nemmeno il voto dei consiglieri che lo propongono.
Roma reagisca: è arrivato il tempo di dire al Sindaco che ha bisogno di aiuto e che in questa città le forze di opposizione possono essere una risorsa. A prescindere dai suoi guai giudiziari, dalle amicizie che rinnega e anche da una città che si pente di averla votata Roma deve essere governata. Roma torni in piazza con i suoi abitanti, con il suo mondo sindacale e associativo, con le imprese e il Terzo settore, con genitori e studenti, con il mondo dello sport e della cultura.
Roma merita decisamente di più. Merita senso di responsabilità, ma anche la giusta indignazione. Una indignazione costruttiva. Roma, i Romani e le Romane si facciano sentire. Apriamo una stagione di opposizione aperta e se il M5S lo vorrà costruttiva”.
Così in una nota Daniele Torquati, capogruppo Municipio XV e membro dell’Assemblea Romana e Nazionale del PD.