Una nomina “irrituale”, quella del Presidente della commissione Trasparenza in Municipio XV. A dirlo non siamo noi del PD, ma il Segretario generale di Roma Capitale in una nota giunta in questi giorni in risposta al nostro quesito (LETTERA Quesito Segretariato Commissione Trasparenza).
Nella nota, lo stesso Segretario suggerisce la revoca della nomina in questione, al fine di evitare “possibili impugnative”: una vera disdetta per la neoeletta Presidente della Commissione, Isabella Foglietta di Fratelli d’Italia, scelta con anomala urgenza dal Presidente del Consiglio del M5S.
Ignoriamo le motivazioni che avevano portato il M5S a designare frettolosamente – dopo soli 11 giorni dall’insediamento del Consiglio ed a fronte di una normativa che prevede una possibilità di “attesa” di almeno 45 giorni – la candidata alla Presidenza municipale per Fratelli d’Italia quale Presidente della Commissione Trasparenza.
Certo è che l’”insolita sollecitudine” con la quale la sua nomina è avvenuta è stata stigmatizzata dal Segretario generale, che – in risposta ad un nostro quesito – ha evidenziato l’opportunità di procedere alla revoca, al fine di evitare “possibili impugnative” (LETTERA Segretario Generale Risposta Trasparenza 2016).
Eppure, fornendo prova della nostra volontà di essere opposizione collaborativa, tempestivamente (già il 21 Luglio scorso) ci eravamo premurati di fornire al M5S il testo di una nota del Segretario generale (LETTERA Commissione Trasparenza 2016 e Nota Segretariato Generale 2013) che esplicitava chiaramente le regole che devono essere seguite nell’individuazione del Presidente della Commissione Trasparenza. Non siamo stati ascoltati.
E, mentre in recenti dichiarazioni alcuni consiglieri del Movimento hanno raccontato di presunte “incongruenze” riscontrate nell’attività della precedente Amministrazione, oggi sottolineiamo che, per essere credibili nel “fare le pulci” a qualcuno, dovrebbe essere per primo il M5S ad applicare le regole.
Regole che l’attuale maggioranza municipale è stata messa in condizione di conoscere (sicché neppure l’inesperienza può valere quale scusante), ma che incredibilmente non ha applicato.
Nel caso della nomina del Presidente della Commissione Trasparenza, è tutto da rifare.
Una vera disdetta per gli accordi intercorsi – la fretta della nomina non può spiegarsi altrimenti – tra le forze politiche di FdI e M5S.
Ed è la seconda volta che il Gruppo del PD, senza alcuna polemica e in un’ottica costruttiva, ha offerto il proprio contributo sostanziale all’attività della maggioranza.
Tuttavia, dopo la bocciatura del documento sul Sociale, anche in questo caso la risposta dei pentastellati è stata quella di perseverare nel percorrere strade sbagliate.
Un’ulteriore brutta figura del Movimento nel giro di poche settimane. Una brutta figura che, però, ha ricadute negative sul territorio municipale.
Così in una nota Daniele Torquati, Capogruppo PD in Municipio Roma XV.
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