Ho letto con piacere l’epopea del Presidente del Municipio, Gianni Giacomini, in cui, col piglio da politico navigato qual è, ha parlato del proprio operato sul territorio.
Chiuderei e stenderei un velo pietoso sulla questione lucchetti per la quale abbiamo speso fin troppe parole, giorni e ore di lavoro rimanendo tuttavia convinto che la loro rimozione sia stata semplicemente normale amministrazione enfatizzata dal Presidente Giacomini e da tutta la sua maggioranza per apparire sui giornali. Una messa in scena patetica da aggiungere al precedente sopralluogo con Moccia: una pantomima ridicola quanto il dibattito successivo sulla musealizzazione dei lucchetti e il voto contrario del PDL sul nostro testo che chiedeva giustamente di venderli per acquistare alcuni defibrillatori per la Croce Rossa.
Ai “successi” elencati dal minisindaco del XX potrei contrapporre un elenco tre volte più lungo e molto più concreto su quello che la maggioranza in questi quattro anni ha distrutto, mal governato e subito sotto la nostra battaglia di opposizione: gli alunni disabili delle scuole rimangono senza assistenza; la voragine di via Comparini mai chiusa; il blocco di un’intera Città per causa di Trony e della neve; il 46%, percentuale più alta di tutta Roma, di bambini che rimangono senza asilo; cantieri, come nel caso di via Due Ponti, che per mancanza di progettualità e coordinamento tra Municipio e Comune, diventano vere e proprie vie crucis per i cittadini; il palazzetto dello sport di Cesano che è diventato un mausoleo dell’opera incompiuta e Ponte Milvio, dove a parte il degrado diffuso, sbocciano marciapiedi autorizzati dal Municipio.
Ringrazio Giacomini per avermi definito “giovane esponente del PD” ma oltre ad un elenco sconclusionato di un presunto buon governo del territorio non ha detto nulla. Il XX Municipio non ha mai trovato la sua vocazione e, la verità è che gli esponenti politici di centrodestra che hanno governato per vent’anni non si sono mai confrontatati con i reali problemi dei cittadini, confondendo la normale amministrazione con le “opere importanti”.
Il progetto del Partito Democratico è anche culturale oltre che politico: vorremmo parlare di come far funzionare meglio la macchina amministrativa cercando di non far fare file interminabili ai cittadini, che perdono giornate di lavoro, per consegnare un modello ISEE per la mensa o per il trasporto scolastico, oppure, viste le ristrettezze economiche delle amministrazioni in generale, cercare di stipulare nuove convenzioni con asili privati per attenuare le difficoltà delle famiglie in termini di costi e opportunità per mancanza di posti, o addirittura come rendere sicuri i luoghi, non con le telecamere, ma rendendoli fruibili dai cittadini, attraverso un processo partecipato. In un territorio che comprende due assi fondamentali come Cassia e Flaminia è assurdo non parlare e non porsi l’obiettivo di una viabilità sostenibile e del riassetto delle linee per creare nuovi punti di contatto tra i vari servizi pubblici, oltre che ricominciare a pretendere una linea metropolitana come la metro C, cancellata da Comune e Municipio.
Roma tutta in questi quattro anni si è addormentata, mentre il XX Municipio, tranne che per le feste in maschera dei Consiglieri regionali del PDL, vive in un coma profondo da molto più tempo: spero che i cittadini abbiano orecchie, cuore e mente per ascoltare e promuovere un cambiamento che si rende necessario non solo per la politica, ma per l’intero territorio.